DI TORI E DI MOSTRI



Il titolo di questo post può richiamare i bestiari medievali, ma l’argomento che in realtà voglio trattare è quello degli energy drink.

Queste bevande, molto diffuse anche tra i giovani, contengono circa 80 mg di caffeina (equivalente a quella contenuta in tazzina di caffè espresso) con aggiunta spesso di altre sostanze eccitanti o stimolanti come guaranà, taurina o ginseng, alti quantitativi di zucchero (una lattina da 250 ml contiene circa 40 g di zucchero) e si presentano come bevande energizzanti che possono aumentare la concentrazione o la prestazione.
Questi drink vengono spesso scelti dai più giovani proprio quando ritengono sia necessario un aiuto extra: per avere maggiore concentrazione nello studio in tarda serata, per giocare ai videogiochi più a lungo o per riuscire a rimanere svegli in vista di una serata.
In realtà la sensazione di “energia” e “concentrazione” si sente nei minuti successivi ma difficilmente si protrae per oltre un’ora, quando invece inizia a manifestarsi la stanchezza poichè gli effetti legati alla caffeina e agli zuccheri vanno a scemare. Il rischio quindi è legato soprattutto ad un abuso di queste bevande, allo scopo di protrarre più a lungo la sensazione di “prontezza” e “attenzione”, che può essere pericoloso soprattutto negli adolescenti.

È poi importante che gli energy drink non siano confusi con gli sport drink; questi ultimi contengono infatti solo sali minerali e zuccheri e si utilizzano per reintegrare quanto perso durante l’attività fisica. La caffeina presente degli energy drink è inoltre controindicata dopo lo sport a causa del suo effetto diuretico e stimolante.

Dott.ssa Claudia Eleonora Barberi
Biologa Nutrizionista