IN FUTURO MANGEREMO INSETTI?

È di poco tempo fa la notizia che l’Unione Europea ha approvato l’utilizzo di insetti per fini alimentari; ma cosa vuol dire?

Gli insetti sono già utilizzati abitualmente come cibo in diverse parti del Mondo (Asia, Africa e Sud America) e da ormai diversi anni la FAO sta spingendo per il consumo alimentare di insetti e suoi derivati: con il costante aumento della popolazione mondiale è sempre più evidente come sia insostenibile un’alimentazione basata su allevamenti e agricoltura intensivi (emissioni gas serra e consumo di acqua le principali criticità) che permetta la sopravvivenza di tutti.
I vantaggi del consumo di insetti sono diversi: dal punto di vista ambientale, un allevamento di insetti richiede meno risorse e produce meno inquinanti rispetto ad un allevamento classico; dal punto di vista economico, meno investimenti per gli allevamenti; dal punto di vista della qualità alimentare, gli insetti sono un’ottima fonte di proteine e sali minerali, oltre che di vitamine e fibre con differenze a seconda delle tipologie.

A che punto siamo?

Attualmente è stato approvato l’uso della larva della tarma della farina che è risultata sicura dal punto di vista tossicologico e ricca in proteine, grassi insaturi (quindi i più salutari), vitamine del gruppo B e, tra i minerali, ferro e potassio.
L’utilizzo iniziale non sarà ovviamente il consumo dell’insetto tal quale, ma sottoforma di farine che andranno ad affiancare ad esempio quelle di legumi, così da poter produrre anche cibi come biscotti o barrette sicuramente più affini alle abitudini e ai gusti europei.
Il percorso per arrivare al consumo quotidiano di insetti o derivati sarà sicuramente lungo e graduale; in Italia ad esempio meno del 50% della popolazione sembra pronto ad utilizzare questi alimenti, ma l’uso di insetti a fini alimentari è effettivamente una grande opportunità per soddisfare il fabbisogno alimentare mondiale in costante crescita.

Dott.ssa Claudia Eleonora Barberi
Biologa Nutrizionista