Pasti sostitutivi: yes or not?

Il dubbio che spesso si ha è se i pasti sostitutivi possano essere effettivamente utilizzati come validi sostituti del pasto oppure se siano dei prodotti artificiali, poco salutari e diseducativi dal punto di vista nutrizionale.
Come per quasi ogni cosa, dipende dall’uso che se ne fa!

Per pasto sostitutivo si intende un prodotto con una composizione precisa definita dall’EFSA (Agenzia Europea per la Sicurezza degli Alimenti), con un apporto calorico dalle 200 alle 400 chilocalorie e completo in termini di micronutrienti e macronutrienti. Si può presentare sotto varie forme quali, ad esempio, barrette, frullati, minestre e cracker.

Questi prodotti possono essere una valida alternativa per un pasto veloce saltuario, non più di 2 o 3 volte a settimana, ad esempio al posto di un pasto saltato o di un panino ricco in salse e condimenti, ma sempre inseriti all’interno di un’alimentazione varia ed equilibrata. Non devono sicuramente essere visti come la soluzione per una rapida perdita di peso (non contengono sostanze speciali che favoriscono il dimagrimento) o come qualcosa da utilizzare quotidianamente; soprattutto non devono essere considerati come il modo per sentirsi in dovere di abbuffarci nel resto della giornata.

Per distinguere tra i vari sostituti del pasto ed identificare i migliori è importante leggere sempre le etichette, ricordando che gli ingredienti sono sempre scritti in ordine di quantità: ad esempio se gli zuccheri sono tra i primi dell’elenco, oppure se il prodotto è di zuccheri “nascosti” quali sciroppo di mais, sciroppo di glucosio e maltosio, significa che quel prodotto è da evitare perché poco salutare.
I sostituti del pasto sono sazianti in quanto spesso sono ricchi di fibre e proteine; il consiglio, se si decide di utilizzarli, è sempre quello di abbinarli ad una porzione di verdure ed eventualmente un frutto ma, soprattutto, a tanta acqua.


Dott.ssa Claudia Eleonora Barberi
Biologa Nutrizionista